Ente Comunale di Assistenza di Baselga di Vezzano (1947 - 1968)

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Stato

Condizione: pubblico

Sede: Baselga

Con legge del 3 giugno 1937, n. 847 (entrata in vigore dal primo luglio 1937) furono soppresse le Congregazioni di carità. Puntando a migliorare l’organizzazione assistenziale a livello periferico, al loro posto venne istituito l’E.C.A., ente comunale di assistenza, che ne assorbiva tutte le funzioni e il patrimonio (articoli 5-6 legge n. 847/1937). L’E.C.A. forniva assistenza “generica e temporanea” che si concretizzava in sostegno in denaro o natura alle famiglie e agli individui in condizioni di particolare necessità (art. 7 legge n. 847/1937).
Per raggiungere i propri fini, l’ente si serviva del denaro erogato dalla provincia, dal comune, o da altri enti; usufruiva inoltre delle “rendite del suo patrimonio e di quello delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza” da lui amministrati (ma che non fossero destinate a particolari fini istituzionali), e le somme annuali rilasciate dal Ministero dell’Interno, ovvero un centesimo su alcune imposte erariali, poi distribuite dal Prefetto della provincia( articolo 4).
In attesa della costituzione di un’amministrazione ordinaria, in ogni Comune del Trentino l’E.C.A. sarebbe stata affidata ad una commissione straordinaria presieduta dal Podestà, e composta dalla Segreteria del fascio femminile e da un delegato del segretario del Fascio.
L’articolo 2 della legge n. 847/1937 prevedeva che il Comitato dell’ente fosse composto dal Podestà e rappresentanti del fascio locali, che rimanevano in carica 4 anni, ma riconfermabili. Quale organo di controllo, al Prefetto spettava l’indirizzo dell’attività assistenziale dei singoli enti comunali, approvando la relazione annuale sull’operato svolto dall’E.C.A., presentata entro il 30 giugno di ciascun anno (articolo 9).
Con la soppressione del Partito Nazionale Fascista mutarono le modalità di organizzazione. Con il R.D.L. 14 aprile 1944, n. 125 si prevedeva un Comitato di amministrazione con carica quadriennale, composto da cinque membri (nei comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti) nominati con votazione segreta dalla Giunta municipale, e successivamente approvati dal Prefetto. Durante la prima riunione del Comitato veniva eletto il Presidente. In seguito al D.L.L. 7 gennaio 1946, n.1 e alla L. 9 giugno 1947, n. 530 l'elezione spettava al Consiglio.
Il comitato svolgeva le sue mansioni a titolo gratuito. Deliberava su diverse materie, tra le quali: il bilancio di previsione e il conto consuntivo, sia dell’ente che delle istituzioni da questo gestite, l’attività assistenziale, la formulazione di regolamenti e statuti e l’amministrazione del patrimonio più in generale.
Il presidente rappresentava l’ente. Aveva il compito di dirigere le adunanze, organizzava e indirizzava l’attività assistenziale (in collaborazione con il comitato), stipulava i contratti, curava la preparazione e l’esecuzione degli atti deliberativi, e infine attendeva alla tenuta dell’archivio.
Il D.P.R. 19 agosto 1954, n. 968 ridisegnò ulteriormente la normativa. L’articolo 11 sostituiva l’articolo 3 del R.D. n. 2841/1923: le istituzioni pubbliche di beneficenza e assistenza vennero divise in due classi: la prima composta dalle istituzioni “che esercitano l'assistenza e la beneficenza a favore dei poveri esistenti nel territorio di tutta la Repubblica e quelle che hanno un'entrata annua ordinaria effettiva superiore alle lire trenta milioni”, mentre alla seconda classe appartenevano tutte le altre. L’articolo 14 attribuiva al Prefetto potere di alta vigilanza. Nonostante le informazioni siano scarse, probabilmente a Baselga l’E.C.A. entrò in funzione a partire dal 1947. Infatti, bisogna considerare che il Comune fu aggregato a Terlago dal 1926 (R.D. n. 889/1928), fino al 1946 (D.L. del capo provvisorio dello Stato n. 536/1946). A Baselga il nuovo comitato di amministrazione dell’E.C.A. venne nominata il 25 settembre 1947. Nominato dalla Giunta municipale, il 17 febbraio 1949 il comitato di amministrazione si riunì: fu nominato Presidente don Umberto Giacomelli, arciprete di Baselga, alla presenza dei membri Failo Giovanni, Cimadom Narciso, Baldessari Candido e Baldessari Giovanni riunì il comitato di amministrazione dell’E.C.A. Il 22 agosto 1948 venne approvato il bilancio per il 1948: siccome era al suo primo anno di attività, e l’amministrazione comunale era da poco stata ricostituita, si deliberò che al bilancio non fosse applicato ne avanzo ne disavanzo di amministrazione di precedenti esercizi. Il nuovo comitato di amministrazione venne rieletto nell’agosto del 1952.
Successivamente Baselga di Vezzano venne aggregata al Comune di Trento (legge n.13/1968). Di conseguenza l’amministrazione comunale di Trento subentrò nei rapporti economici patrimoniali dell’ex comune (e quindi anche dell’E.C.A.).

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Cristina Paternoster