Consiglio scolastico locale di Sardagna, 1894 - [1923] (1894 - 1923)

Tipologia: Ente

Sede: Sardagna

Il Consiglio scolastico locale di Sardagna venne presumibilmente attivato nell'anno 1894, in applicazione delle disposizioni della legge del 30 aprile 1892, n. 7, entrata in vigore il 1° gennaio 1894 e molto probabilmente restò in attività fino alla riforma Gentile del 1923, la quale soppresse ogni rappresentanza elettiva e ogni organo di gestione locale riformando lo stato giuridico della scuola. Con il R.D. n. 3113/1923 concernente le disposizioni per le scuole elementari nei territori annessi, l'amministrazione scolastica per tutti i comuni, eccettuati i capoluoghi di provincia, venne affidata al Regio Provveditorato (art.3).
La legge del 25 maggio 1868, n. 48, recante le disposizioni di massima sui rapporti della scuola con la chiesa, demandava la suprema direzione e sorveglianza su tutto ciò che riguardava l'istruzione e l'educazione al Ministero dell'istruzione, al Consiglio scolastico provinciale, al Consiglio scolastico distrettuale e al Consiglio scolastico locale. Con la legge del 30 aprile 1892, n. 7, entrata in vigore il 1° gennaio 1894, venne quindi nominato un Consiglio scolastico locale in ogni comunità scolastica. Il Consiglio scolastico locale aveva la funzione di sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli asili infantili, controllava l'ordinamento scolastico locale e l'osservanza delle leggi scolastiche e delle disposizioni delle autorità superiori. In particolare controllava la retribuzione corrisposta e i contributi, pagati con fondi locali, ai maestri; vigilava sull'edificio, sui fondi e sulle suppellettili della scuola e ne teneva l'inventario; custodiva i documenti della scuola; compilava annualmente il rapporto sull'andamento della scuola; decideva l'accettazione di scolari di altri circondari scolastici e dei bambini inferiori ai sei anni; promuoveva la frequentazione della scuola e proponeva al Consiglio scolastico distrettuale le punizioni per la mancata frequenza; ripartiva sui singoli giorni della settimana le ore d'insegnamento stabilite dal piano d'istruzione e stabiliva in quali ore del giorno si dovesse impartire l'istruzione; sorvegliava che l'istruzione durasse effettivamente quanto stabilito; vigilava sulla disciplina scolastica e sul comportamento degli alunni fuori della scuola; controllava il comportamento di maestri; accordava ai maestri i permessi (fino a tre giorni) per personali incombenze; risolveva le divergenze fra maestri e fra maestri e comune o autorità; informava, dava pareri e faceva proposte alle rappresentanze comunali e alle varie autorità; determinava in base alla legge il numero di maestri necessario.
Dalle registrazioni di protocollo del Comune di Sardagna risulta che nell'anno 1893 il Consiglio scolastico distrettuale scriveva direttamente al Capocomune esortandolo alla regolarizzazione delle scuole del paese e alla presentazione del relativo conto preventivo e consuntivo.
A quanto risulta dalla lettera inviata alla Rappresentanza del Comune di Sardagna dal Consiglio scolastico provinciale datata 21 maggio 1893 n.628 la nuova scuola popolare di Sardagna, il cui mantenimento spettava al comune locale quale comunità scolastica, avrebbe dovuto essere composta di due classi miste, anche se, fino ad apposita mozione delle autorità locali, poteva mantenere la sua organizzazione a classe unica indivisa.
Nel mese di febbraio dell'anno 1894 veniva invece protocollato dal Comune il decreto n.321 dello stesso Consiglio scolastico distrettuale con il quale veniva richiesta l'elezione dei membri del Consiglio scolastico locale. L'esecuzione di tale decreto è testimoniata dalla risposta fornita dal Comune con la quale veniva attestata l'avvenuta nomina e venivano comunicati i nomi dei prescelti.
Il Consiglio scolastico locale esercitava la sorveglianza tramite il sorvegliante scolastico locale, nominato dal Consiglio scolastico distrettuale, dopo la consultazione dei comuni formanti la comunità scolastica.
L'autorità immediatamente superiore al Consiglio scolastico locale era l'I.R. Consiglio scolastico distrettuale che era incaricato della sorveglianza sulle scuole popolari pubbliche e sugli istituti sottostanti al Consiglio locale. I distretti scolastici coincidevano con i distretti politici ed in Trentino erano 10: Borgo, Cavalese, Cles, Primiero, Riva, Rovereto città, Rovereto distretto, Tione, Trento città e Trento distretto. Le città con proprio statuto comunale infatti formavano un proprio distretto.
Le notizie relative al Consiglio scolastico locale di Sardagna sono purtroppo assai scarse per l'assenza di gran parte della documentazione, peraltro frammista agli atti del Comune.