Comune di Villazzano, 1923 - 1926 (1923 gennaio 13 - 1926 ottobre 28)

Tipologia: Ente

Sede: Villazzano

La conclusione della prima guerra mondiale e il trattato di St. Germain del 10 settembre 1919 sancirono l'annessione del Trentino all'Italia.
Il Nuovo testo unico della Legge comunale e provinciale (R.D. 4 febbraio 1915, n. 148) venne esteso alle nuove province annesse con il Regio Decreto 11 gennaio 1923, n. 9; esso stabiliva che il Comune avesse come organismi il Consiglio comunale, con funzioni deliberative, la Giunta comunale con funzioni esecutive, il Sindaco, il segretario e un ufficio comunale.
Il Consiglio comunale, che durava in carica quattro anni, veniva eletto dai cittadini italiani aventi diritto al voto e nel proprio seno erano nominati il Sindaco e la Giunta comunale. Le attribuzioni precedentemente espletate dalla soppressa Rappresentanza comunale passarono al Consiglio comunale, mentre andarono ampliandosi le attribuzioni della Giunta municipale rispetto a quelle svolte dalla passata Deputazione comunale. Infatti la Giunta municipale non si limitava solo ad assistere e consigliare il Sindaco, ma aveva compiti propri, come deliberare sull'erogazione delle somme stanziate in bilancio per le spese impreviste, conchiudere locazioni o conduzioni, formare il progetto di bilancio, preparare i ruoli delle tasse e gli oneri comunali.
Il Sindaco, quale capo dell'amministrazione comunale, convocava e presiedeva la Giunta municipale, proponeva le materie da trattare nelle sessioni del Consiglio e della Giunta e ne eseguiva le relative deliberazioni, rilasciava gli attestati di notorietà, gli stati di famiglia ed i certificati di povertà, oltre a tenere regolarmente aggiornato il registro della popolazione.
Le elezioni amministrative, secondo quanto prescritto dal R.D. 7 ottobre 1921 n. 1393, furono fissate con decreto del Commissariato Generale Civile di Trento per il giorno 8 gennaio 1922. Queste seguivano un momento difficile dell'amministrazione comunale di Villazzano, che dal 1919 era transitoriamente retta da una Consulta comunale, istituita in sostituzione della Rappresentanza e da un Sindaco nominato d'ufficio dal Governatorato di Trento (vedi anche scheda ISAAR Comune di Villazzano, 1863 - 1923). Il primo Consiglio comunale si riunì in seduta per la prima volta il giorno 28 gennaio 1922 per procedere all'elezione del Sindaco e della Giunta comunale, che risultò formata da quattro consiglieri.
La successiva legge del 4 febbraio 1926 n. 237 abolì gli organi rappresentativi locali, sostituendoli con un Podestà, che ne assumeva tutte le funzioni. Con R. D. 14 maggio 1926 venne nominato, quale Podestà per il Comune di Villazzano, il conte Carlo Pompeati ed il 19 maggio avvenne il suo insediamento e la consegna degli atti d'ufficio.
Tra il 1924 e il 1926 furono avviate e quindi concluse le operazioni che portarono alla soppressione del Comune ed alla sua aggregazione con quello di Trento. Il progetto rinviava alla creazione di una "Grande Trento" fortemente voluta dall'amministrazione fascista e che coinvolse ben dieci Comuni circostanti la città.
Già nel marzo del 1924 il Comune di Trento invitò quello di Villazzano ad esprimere un proprio parere sulla possibile aggregazione con Trento; la proposta non fu accettata perché avrebbe causato parecchi disagi alla popolazione, tra cui un notevole aggravio delle tasse comunali.
Il 4 gennaio 1926, il Comune di Villazzano deliberò tuttavia l'aggregazione al Comune di Trento, che venne formalizzata con il R.D. 16 settembre 1926 n. 1798, con il quale si stabiliva che i comuni di Cadine, Cognola, Gardolo, Mattarello, Meano, Povo, Romagnano, Ravina, Sardagna e Villazzano sarebbero stati uniti a Trento a partire dal 13 novembre, giorno in cui entrò in vigore il decreto. Mutava così anche la condizione giuridica di Villazzano che da Comune autonomo diveniva Frazione di Trento.
Il Comune di Villazzano, come risulta dalle deliberazioni del Consiglio comunale e del Podestà, negli anni precedenti alla sua aggregazione a Trento, si occupò principalmente della disamina ed approvazione dei bilanci preventivi e dei conti consuntivi, dell'alienazione di mobili ed immobili, dell'approvazione di contratti d'acquisto e vendita, dell'assegnazione dei prodotti forestali, di permessi edilizi e lavori di costruzione, della manutenzione ordinaria e straordinaria di strade comunali, dell'istituzione e variazione di tasse comunali, dell'approvazione di regolamenti comunali, delle nomine di maestri, impiegati e salariati.
Durante la sua attività il Comune approvò la costituzione di un Consorzio esattoriale, con sede a Gardolo, comprendente i Comuni del mandamento di Trento, cioè Villazzano, Ravina, Cognola, Povo, Sardagna, Romagnano, Mattarello, Gardolo e Vigolo Vattaro. Non aderì invece all'istituzione di un Consorzio per il servizio di Segreteria comunale, mantenendo così il proprio segretario Eugenio Bazzanella.
Il Comune fu soggetto all'autorità politico - amministrativa italiana della Regia Prefettura di Trento dal 1923 al 1926, che rappresentava il Governo centrale nella provincia e curava l'esecuzione delle leggi, vigilando sull'andamento della pubblica amministrazione; in particolare svolgeva il compito di disamina ed approvazione delle deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta municipale. Il Prefetto poteva delegare alcune funzioni al Sottoprefetto che era istituito in ogni circondario. Per alcune deliberazioni di particolare importanza l'esame e l'approvazione dovevano essere sottoposte all'organo di tutela sui comuni, costituito dalla Giunta provinciale amministrativa.
Altre relazioni intercorsero tra il Comune di Villazzano e la Pretura di Trento, la Questura, il tribunale Civile e penale, il Regio Ufficio Imposte di Trento, la Direzione del Genio Civile, il Distretto militare di Trento ed altri comuni ed associazioni private.

Complessi archivistici