Azienda elettrica di Villazzano, 1910 - 1926 (1910 - 1926)

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Stato

Sede: Villazzano

Nei primi anni del Novecento il Comune di Trento si interessò alla realizzazione di un impianto idroelettrico più potente di quello costruito nel 1890 al Ponte Cornicchio, sul torrente Fersina. Dopo lunghi anni di discussioni e di ritardi nell'inizio dei lavori, nel 1906 si diede opera alla realizzazione di un nuovo impianto sul Sarca, al quale si collegarono numerosi paesi della valle, come Mezzolombardo, Mezzocorona, Lavis, Grumo, S. Michele e centri vicini alla città, come Cognola, Povo, Villazzano, Gardolo e Mattarello.
Nel 1909 intercorsero le trattative fra il Comune di Villazzano e quello di Trento per la fornitura d'energia elettrica da parte di quest'ultimo; la Rappresentanza comunale di Villazzano nominò a tale scopo una Commissione formata da quattro rappresentanti: Alberti Antonio, Merler Giovanni, Parolari Antonio e Tambosi Luigi (1). Per procedere alla trattativa con il Comune di Trento, fornitore dell'energia necessaria sotto forma di corrente alternata, la Commissione nominata esaminò il contratto ed il Comune di Villazzano richiese alla Ditta Siemens-Schuckert-Werke un progetto di distribuzione e la relativa scheda tecnica.
Il 4 settembre 1910, si tenne una conferenza riguardante la possibile distribuzione di energia elettrica, al termine della quale gli intervenuti, abitanti a Villazzano, votarono a favore dell'introduzione della luce elettrica in paese; poco dopo la Rappresentanza comunale deliberava sulla necessità di introdurre e distribuire l'energia elettrica il più presto possibile, attraverso un impianto sotto regia dell'amministrazione comunale.
Venne così approvato il contratto di fornitura con l'Impianto Idro-elettrico sul Sarca di Trento e stabilito che il Comune di Villazzano doveva allacciarsi alla Centrale sul Sarca; vennero quindi iniziati i lavori per la creazione della rete di distribuzione, affidati alla Ditta Siemens-Schuckert-Werke, che terminarono a metà novembre del 1910.
Il contratto, della durata di quindici anni, prevedeva che il Comune di Villazzano acquistasse energia elettrica dal Comune di Trento (7,5 kw), pagandola trimestralmente.
Il Regolamento per la fornitura dell'energia elettrica venne approvato dalla Rappresentanza comunale nella seduta del 29 novembre 1910 (n. 1376). Nel regolamento venivano dettate le norme per la somministrazione dell'energia elettrica: orari, domande di concessione, durata dei contratti, tariffe, canone, condizioni di fornitura, installazioni private ed a nolo, sorveglianza e contravvenzioni.
Nel 1914 la fornitura di energia elettrica venne estesa anche alla Ferrovia della Valsugana.
Con il R. D. 30 dicembre 1923 n. 2961 vennero estese alle nuove province la legge sulle municipalizzazioni dei pubblici servizi del 29 marzo 1903 n. 103 ed il relativo regolamento del 10 marzo 1904 n. 108. Il Consiglio comunale di Villazzano doveva quindi deliberare se intendeva esercitare in economia, cioè con un'amministrazione diretta da parte del Comune, come era stato fino allora, il servizio di fornitura di energia elettrica o se intendeva provvedere alla costituzione di un'azienda speciale oppure affidare il servizio ad un'industria privata.
Il successivo R.D. 15 ottobre 1925 n. 2578 approvava il testo unico della legge sull'assunzione diretta dei pubblici servizi da parte dei comuni e delle province e ne stabiliva le norme per la costituzione, l'amministrazione e la vigilanza. In base alla legge, i comuni potevano assumere l'esercizio diretto dei pubblici servizi, tra cui anche quello di impianto ed esercizio dell'illuminazione pubblica e privata.
Il 24 marzo 1926 venne approvato dal Consiglio comunale il nuovo regolamento per la fornitura del servizio di distribuzione dell'energia elettrica. Contemporaneamente il Comune stabilì che a decorrere dal 1° gennaio 1927, il servizio delle riscossioni e pagamenti per l'amministrazione dell'azienda elettrica fosse affidato all'esattore comunale.
Contestualmente all'aggregazione del Comune di Villazzano a quello di Trento, il regolamento dell'azienda perse ogni efficacia ed a partire dal 1° gennaio 1927 entrarono in vigore il regolamento e le tariffa dell'Azienda Elettrica della S.I.T. (Società Industriale Trentina) per la città di Trento.
Scopo dell'Azienda era quello di fornire energia elettrica ai censiti del Comune di Villazzano, acquistandola dal Comune di Trento proprietario dell'Impianto idro-elettrico sul Sarca, che riforniva anche altri comuni vicini al capoluogo. Per la distribuzione dell'energia il Comune dovette farsi carico della creazione della rete di distribuzione.
L'Azienda era amministrata dal Comune in economia, cioè la gestione era esercitata dagli stessi organi che sovrintendevano l'amministrazione comunale. Il Consiglio comunale di Villazzano nominava un comitato o commissione, che deliberava il bilancio preventivo ed il conto consuntivo, presentandoli per l'approvazione al Consiglio; questa commissione provvedeva inoltre alla revisione delle tariffe, all'esame delle richieste per la fornitura dell'energia, alla revisione delle tariffe di fornitura.
Dai resoconti dell'azienda risulta che veniva pagato un compenso al Presidente, al contabile, ed al manutentore dell'impianto.
L'Azienda Elettrica di Villazzano dipendeva gerarchicamente dal Comune di Villazzano, fin dal momento della sua istituzione, avvenuta nel 1910 in quanto l'azienda era stata costituita in economia, cioè era amministrata direttamente dal Comune, senza un proprio bilancio, che faceva parte integrante del bilancio comunale, anche se ne veniva redatto uno ogni anno e rientrava tra la contabilità speciale. Questa relazione durò fino al dicembre del 1926. Infatti, dopo l'aggregazione del Comune di Villazzano a quello di Trento, la fornitura e distribuzione dell'energia elettrica passarono nelle mani della S.I.T. (Società Industriale Trentina), società a garanzia limitata.

(1) la Commissione fu istituita in base al § 39 della Legge comunale del 1866 "la Rappresentanza sorveglia la gestione degli affari della Deputazione comunale, come pure delle amministrazioni degli istituti e dei fondi comunali. A tal fine, come pure per sorvegliare le imprese comunali, inoltre [sic] per pareri e proposte in affari del comune, dessa è facoltizzata a destinare apposite Commissioni."

Complessi archivistici