Patronato Nazionale per l'Assistenza Sociale, Istituto per la Provincia di Trento, Ufficio di corrispondenza di Villazzano, 1926 - 1942 (1926 - [1942])

Tipologia: Ente

Sede: Villazzano

L'Ufficio di corrispondenza di Villazzano del Patronato nazionale medico-legale per gli infortuni agricoli industriali e le assicurazioni sociali iniziò la sua attività nel 1926 e dopo breve tempo cambiò la propria denominazione in Ufficio di corrispondenza di Villazzano del Patronato nazionale per l'assistenza sociale (1).
Il 20 luglio 1926, il Segretario comunale di Villazzano Eugenio Bazzanella, venne nominato Corrispondente del Patronato Nazionale - Istituto per la Provincia di Trento per il Comune di Villazzano.
L'Istituto Provinciale del Patronato Nazionale di Trento che iniziò il proprio funzionamento nel luglio 1926 era l'organismo gerarchicamente superiore all'Ufficio di Villazzano: dopo la sua organizzazione, in breve tempo fu possibile estendere l'attività al territorio periferico.
L'Ufficio doveva tenere per il Patronato Nazionale una gestione separata, sia per le pratiche che per la corrispondenza, istituendo quindi un apposito protocollo. Il Corrispondente comunale doveva attuare un'ampia propaganda presso i lavoratori industriali ed agricoli, informandoli sui loro diritti in caso d'infortunio. Appena si verificava un infortunio, il Corrispondente comunale doveva recarsi presso l'infortunato o gli aventi diritto, far firmare all'interessato due deleghe ed il bollettino d'infortunio. Doveva quindi assicurarsi che il datore di lavoro od il medico condotto, a seconda che si trattasse di infortunio industriale o agricolo, avessero denunciato l'infortunio all'autorità di Pubblica Sicurezza (Questura) ed all'Istituto Assicuratore e rimettere tutta la documentazione compilata alla Direzione Provinciale, che istituiva la pratica.
Entro il 10 di ogni mese, il Corrispondente comunale doveva inviare all'Istituto Provinciale lo specchio riflettente la disoccupazione. Il Corrispondente comunale doveva quindi occuparsi dei seguenti servizi: erogare i sussidi per la disoccupazione, svolgere il servizio di collocamento ed emigrazione, occuparsi delle richieste di pensioni per invalidità, vecchiaia e assegni di morte e assistere gli operai infortunati sul lavoro.
Non sono state ritrovate notizie della sua soppressione che presumibilmente risale all'ottobre 1942 (2), quando con decreto ministeriale venne sciolto il Patronato nazionale per l'assistenza sociale e le pratiche di procedimento giudiziale ancora pendenti vennero trasferite alle Confederazioni fasciste dei lavoratori.

L'Ufficio di corrispondenza di Villazzano del Patronato nazionale medico-legale, successivamente trasformato in Patronato nazionale per l'assistenza sociale era soggetto all'autorità del Patronato Nazionale Istituto per la Provincia di Trento, costituito dall'Ufficio Assicurazioni Sociali, dall'Ufficio di Collocamento e dall'Ufficio Statistica; la sede provinciale a sua volta seguiva le direttive del Patronato Nazionale con sede a Roma, dove oltre alla Direzione Centrale operavano anche gli Uffici Centrali per ogni Servizio e che era una diretta emanazione della Confederazione Nazionale Sindacati Fascisti.

(1) Cfr. Decreto Ministeriale 24 dicembre 1927
(2) Cfr. Decreto Ministeriale 29 ottobre 1942