Comitato Nazionale Sindacati Fascisti dell'Agricoltura - Villazzano, 1934 - 1944 (1934 - [1944])
Tipologia: Ente
Sede: Villazzano
La legge 3 aprile 1926 n. 563 riconosceva giuridicamente i sindacati, assoggettati al controllo statale e divisi tra sindacati composti dai datori di lavoro, dai lavoratori e dai liberi professionisti. I sindacati dei lavoratori facevano capo, tramite le Federazioni, ad una Confederazione Nazionale di Sindacati Fascisti. Nel novembre 1928 la Confederazione venne sciolta e le singole Federazioni di categoria furono trasformate in Confederazioni autonome.
Il R.D. 21 gennaio 1929 n. 80 riconosceva giuridicamente le Federazioni Nazionali dei Sindacati Fascisti, le Unioni Provinciali dei Sindacati Fascisti ed i Sindacati Provinciali ed Interprovinciali Fascisti, aderenti alla Confederazione Nazionale di Sindacati Fascisti dell'Agricoltura.
Le Associazioni sindacali aderenti alla Confederazione dell'Agricoltura erano: Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti dei tecnici agricoli, la Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti degli impiegati di aziende agricole e forestali, la Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti dei piccoli coltivatori diretti, la Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti dei coloni e dei mezzadri, la Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti dei salariati e dei braccianti, la Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti delle maestranze boschive e forestali e la Federazione Nazionale dei Sindacati Fascisti dei pastori.
Il Comitato Nazionale dei Sindacati Fascisti dell'Agricoltura di Villazzano rientrava fra le sezioni che l'Unione Provinciale dei Sindacati Fascisti dell'Agricoltura di Trento poteva istituire nella circoscrizione di pertinenza. Al funzionamento di questa sezione venne incaricato il 7 aprile 1934, come Fiduciario dell'Organizzazione Sindacale per la Frazione di Villazzano, Eugenio Bazzanella, sostituito nell'agosto da Mario Simoni.
Le funzioni del Fiduciario frazionale ripetevano a livello locale quelle che erano di competenza del Fiduciario provinciale: tutela ed organizzazione sindacale dei salariati e braccianti, delle maestranze specializzate, dei pastori, dei piccoli affittuari e coltivatori diretti, dei coloni e mezzadri e degli impiegati delle aziende agricole. Il Fiduciario era tenuto a curare gli interessi dei lavoratori associati al Sindacato; a lui si dovevano rivolgere tutte le ditte che intendevano assumere queste categorie di lavoratori, essendo affidato al Fiduciario anche l'Ufficio di Collocamento dell'Agricoltura. Per questo provvedeva anche alla creazione delle liste dei disoccupati, a cui far riferimento nel caso in cui una ditta avesse dovuto assumere mano d'opera agricola. Ulteriore compito del Fiduciario era quello di occuparsi delle risoluzioni conciliative in caso di controversie di lavoro (es: inosservanza dei contratti collettivi del lavoro).
Il Comitato Nazionale dei Sindacati Fascisti dell'Agricoltura di Villazzano dipendeva dall'Unione Provinciale dei Sindacati Fascisti dell'Agricoltura e dall'Unione Provinciale dei Sindacati Fascisti dell'Industria per quel che riguarda il collocamento dei lavoratori, entrambe con sede a Trento.
Inoltre il Comitato di Villazzano, considerato un organo interno dell'Associazione provinciale, aveva solo scopi organizzativi e non poteva essere rappresentato dagli aderenti. Quindi le sue attribuzioni ed il suo funzionamento erano stabiliti direttamente dagli organi dell'Unione Provinciale. Quest'ultima faceva capo dalla Confederazione Nazionale dei Sindacati Fascisti dell'Agricoltura, per mezzo di organi intermedi che erano le Federazioni, che a sua volta inquadravano tutte le Associazioni sindacali di categoria.
Le organizzazioni sindacali fasciste, tra cui la Confederazione Fascista degli Agricoltori, vennero sciolte con Decreto Legislativo Luogotenenziale del 23 novembre 1944, n. 369 e presumibilmente venne soppresso alla stessa data anche il Comitato di Villazzano.
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