Comunità di Gardolo (1807 ottobre 1 - 1810 settembre 24)

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Preunitario

Condizione: pubblico

Sede: Gardolo

Con la pace di Preburgo del 26 dicembre 1805 il territorio del Principato vescovile di Trento entra a far parte del Regno di Baviera. Con il 6 febbraio 1806 il territorio fu posto sotto il comando e direzione del Regio Bavaro Commissariato generale in Tirolo con sede in Innsbruck. Conseguentemente fu riformata tutta l’organizzazione amministrativa, riforma che coinvolse anche le comunità.
In seguito all’emanazione della legge del 21 novembre del 1806, dal gennaio 1807 entra in attività il Giudizio distrettuale della Città e pretura interna di Trento. Il Comune di Gardolo, assieme agli altri comuni della pretura interna di Trento appare subordinato a questa nuova autorità e cessano quindi i rapporti che lo legavano precedentemente al Comune di Trento.
Con decreto n. 7270 del 17 agosto 1807 il Regio Bavaro Commissariato generale del Paese, qual Curatella comunale, stabilì che si doveva provvedere a nuova elezione del sindaco, dei Rappresentanti, del cassiere comunale e anche del massaro della chiesa e che questa doveva essere conclusa entro il mese di settembre, cosicché le nuove cariche dovevano entrare in funzione a partire dal 1 ottobre 1807. Alla stessa data prese avvio l’anno di finanza, come stabiliva l’Editto organico sopra l’amministrazione delle fondazioni e comunale del regno del 1 ottobre del 1807.
L’attività del comune cessa con il 24 settembre del 1810, data in cui viene assorbito dal Comune di Meano, come testimoniano le annotazioni contenute nel registro di protocollo.
In seguito all’occupazione del Trentino da parte della Baviera muta sostanzialmente la posizione giuridica della comunità. Già con disposizione del 5 gennaio del 1807, con la quale venivano organizzati i Giudizi distrettuali di Trento, Civezzano e Vezzano, veniva soppressa la partecipazione del Magistrato consolare alla Giurisdizione. Tutte le comunità della pretura interna si trovarono quindi in una posizione giuridica nuova nei confronti della città, posizione che verrà chiarita con disposizione del 24 settembre 1808. Con quest’ultima disposizione, infatti, modulata ad ordinare il sistema comunale in modo conforme all’ordinamento bavarese, si stabiliva che “ogni città, borgo, ogni villaggio grosso, coi masi situati nelle sue vicinanze, o più villaggi vicini l’uno all’altro, e singoli masi, formano una Comune”. La legge disponeva quindi che tutte “le Comuni dei Villaggi stanno sotto la continua Curatela dello Stato”, incombenza affidata al Commissariato generale in Tirolo.
La Comunità di Gardolo recepì parte delle disposizioni, ma non quella sulle modalità di elezione del sindico. Una proposta di riforma sulle modalità di elezione dei sindici avanzata nell’anno 1807 non fu mai accolta e solo nell’anno 1810 si dispose che la suddetta elezione doveva essere effettuata sulla base dell’editto organico del 24 settembre 1808.
Una riforma sulle modalità di elezione dei sindaci fu avanzata dalla Regola nel luglio dell’anno 1807. Il sindaco uscente proponeva una terna di nomi, dalla quale uno veniva scelto a maggioranza di voti dagli uomini congregati in Regola. Questo tentativo di riforma rimase inattuato per il rifiuto del sindaco nominato. Il 28 marzo del 1810 la provvisoria Commissione Amministrativa ordinò di provvedere alla nomina del sindico sulla base dell’editto organico del 24 settembre 1808.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Franco Cagol