|||
Comune di Gardolo | Comune di Gardolo | Archivio storico del Comune di Trento

Comune di Gardolo (1695 - 1810)

Subfondo

La documentazione che afferisce a questo periodo riguarda la comunità di Gardolo, ovvero la villa di Gardolo; questa cessa il 21 settembre 1810, quando viene accorpata al paese di Meano, comune capoluogo, divenendo sua frazione, staccandosi dal plurisecolare legame con la città di Trento.
La documentazione comprende il carteggio e gli atti prodotti dalla villa di Gardolo, ovvero non da una comunità nel senso di amministrazione comunale d'antico regime, bensì quale semplice villa non affatto indipendente dal comune di Trento.
La quantità degli atti conservatisi non è ingente e prevale documentazione del primo decennio del secolo XIX.
Molta parte della documentazione che costituisce il fondo più antico è stata attinta dall'archivio del comune di Trento, più precisamente dal fondo del Magistrato consolare, sembra da Gasparo conte Crivelli, a più riprese sindaco ed amministratore della villa di Gardolo ed impegnato in diverse cariche istituzionali e burocratiche anche nella città di Trento (1). Crivelli, sindaco di Gardolo dal 14 gennaio 1800, il 17 giugno 1800 viene nominato conservatore aggiunto degli estimi pubblici dal Magistrato consolare di Trento, è nuovamente sindaco di Gardolo dal 22 aprile 1807 al 4 agosto 1810, poi console di Trento. Sarà attivissimo sia nell'amministrazione della città e di Gardolo sia nella riorganizzazione delle carte. E' lui il fautore dell'indice del 1807.
In seguito alle operazioni di ordinamento la documentazione è stata ripartita in due sottopartizioni:
1. Archivio vecchio
2. Elenchi e indici degli atti

Storia archivistica:

Al momento dell'intervento la maggior parte della documentazione si trovava raccolta in buste - alcune d'epoca, altre recenti - accompagnate da alcuni elenchi dei pezzi e da indici redatti nei primi decenni dell'Ottocento, in fasi successive e da più persone. Le vicende della documentazione sono state molto complesse: lo testimoniano, oltre alle numerose e contradditorie segnature, una serie di lettere delle autorità locali che lasciano chiaramente intendere un andirivieni degli atti dalla sede comunale alle abitazioni degli amministratori, tra Trento, Gardolo e poi Meano, a cui Gardolo era stato accorpato.
Gli interventi più significativi vennero operati dai sindaci di Gardolo Gasparo Crivelli, Michele Gerloni, Giovanni Antonio Garzetti. Nel 1838 Gerloni cura la riorganizzazione dell'archivio comunale, le cui carte vengono riordinate sulla base dell'elenco del 1807. Il riordino è stato condotto sulla traccia dell'organizzazione del 1807, nonostante non sia stato reperito l'elenco, perchè si è ritenuto che si trattasse della struttura più congrua. Dall'esame degli atti si è infatti concluso che l'elenco compilato nel 1807 comprendesse i numeri dall'1 all'88, come si ricava dagli antichi dorsi delle buste d'epoca residue che contenevano molta parte degli atti antichi (ad es. "Atti della comune di Gardolo appartenenti all'archivio vecchio dal n. 64 sino inclusive al n. 68 datato 18 novembre 1807"; "Atti della comune di Gardolo appartenenti all'archivio vecchio dai 22 aprile 1807 fino li 4 agosto 1810 sotto il sindacato del signor conte Gasparo Crivelli registrati nell'indice datato 18 novembre 1807 sotto n. 78"; "Atti della comune di Gardolo appartenenti all'archivio vecchio dal n. 79 sino inclusive al n. 88, contenuti nell'indice datato li 18 novembre 1807"). Molti dei documenti riportano più segnature, date in operazioni di numerazione successive e non sempre riconducibili ai diversi elenchi conservati. Dunque si è tracciata una ricostruzione dell'ordinamento del 1807, sulla base innanzitutto degli elenchi del 1801 e 1802 ovvero dei "Catalogo I de' libri, e scritture (...) messe nell'archivio comunale (...) li 6 novembre 1801" e "Catalogo II dei libri, e scritture (...) messe nell'archivio comunale (...) li 5 novembre 1802" e sugli elenchi successivi.
In sede di riordino è stato individuato un nucleo di atti (pergamene e carte) attinenti alla Chiesa, ovvero prodotti dall'amministrazione ecclesiastica della locale parrocchia. Molto probabilmente finirono insieme ai documenti comunali e vi rimasero confusi in occasione del deposito - in via provvisoria - dell'archivio comunale presso la sacrestia, avvenuto nel 1800 (in ACGa1.1-30). Si ha notizia della presenza degli "atti vecchi" presso la sacrestia della chiesa di Gardolo al 1820 in ACGa2.19-1 ("Libro secondo della resa de conti de' magnifici sindaci dell'onoranda comunità di Gardolo cominciato li 14 gennaio 1800" volume 77 bis, c. 94 verso). Con la mediazione di don Livio Sparapani, direttore dell'Archivio diocesano di Trento, ed in accordo con il Servizio beni archivistici e librari della Provincia autonoma di Trento, si è proceduto a riconsegnare gli atti della chiesa di Gardolo all'archivio parrocchiale di Gardolo e a prelevarne la Carta di regola della comunità che vi era conservata.

(1) Cagol Franco, "L'errare di carte e archivi nell'attività amministrativa di Gaspare Crivelli", in "Gaspare Crivelli: tra censo ed archivi: dall'Ancien Régime alla Restaurazione", atti del convegno di Pergine Valsugana (Trento), 10 dicembre 1999
Brunelli Brunella, "La gestione dei carteggi nell'attività di Gaspare Crivelli: protocolli e titolari (1800-1850)", ibidem

Lingua della documentazione:

  • Italiano

Condizione di accesso: liberamente accessibile

Condizione di riproduzione: libera

Stato di conservazione: buono

Soggetti produttori

Compilatori

  • Prima redazione: Letizia Tonelli
  • Prima redazione: Renata Tommasoni